Con molta gioia, ecco l’invito alla Rassegna Pedagogica che ho desiderato realizzare nella nostra città il 21 e il 22 Settembre prossimo:
FARE ANIMA in EDUCAZIONE
quarta edizione
La Presenza
coltivare lo sguardo
Il tema del momento presente è centrale in tutte le grandi tradizioni spirituali e concerne la capacità di stare il più possibile nel Qui e Ora.
Dimorare nel presente rientra in una ecologia profonda delle relazioni: uscire dalla confusione e dal disorientamento ci apre ad una spaziosità e ad un’ampiezza di sguardo, capace di includere con più rispetto e più autenticità, se stessi, l’altro e il mondo di cui facciamo parte. Apprendere quest’arte significa generare trasformazioni profonde dentro la propria vita.
Siamo spesso nel futuro, ci proiettiamo dentro tempi che non viviamo ancora, ma che sembrano una minaccia al nostro presente o spesso siamo nel passato, dentro un pensiero rimuginante e circolare che non ci consegna alla Presenza, ma ad un’assenza. Quando invece abitiamo il momento presente, ci accorgiamo che le persone ci parlano e ci ascoltano con attenzione insolitamente viva. La Presenza ci “risveglia”, ci fa essere attenti. Coltivare la Presenza è fondamentale per ritrovare la nostra capacità di osare. La passività infatti è l’atteggiamento radicalmente opposto alla contemplazione.
Il cammino della Presenza è fortemente controeducativo: educa a non rimanere chiusi, a non omologarsi ed appiattirsi, incoraggia a non accontentarsi ed a scoprire la libertà di tutti.Octavio Paz – premio Nobel nel 1990 – confessa che oggi siamo dentro “una cacciata dal presente”: spesso abitiamo nei ricordi del passato o dentro la paura di un futuro ignoto, le ossessioni della nostra mente ci portano lontano dalla Presenza nel Qui e Ora.
Fulcro del lavoro educativo è il riconoscimento dell’altro come vero e proprio esercizio di attenzione. La pratica della Presenza ci permette di avere una postura educativa che si pone “controcorrente” rispetto alle forme del vivere di oggi. Non si abita la Presenza infatti, se si va di fretta: occorre coltivare la capacità di vedere, rendere attento lo sguardo, rallentare, sgomberare il superfluo, meditare l’incontro con l’altro, imparare ad ospitare. Senza la capacità interna di adesione consapevole a quello che c’è – che può essere un posto gradevole ma anche un’esperienza di fatica e di dolore – questo miracolo della Presenza non può darsi. E per essere totalmente dove siamo, è necessario ri-guardare con cura noi stessi e anche il mondo di cui facciamo parte. Allenare lo sguardo a ciò che c’è.
Perchè la PRATICA della PRESENZA può essere preziosa per gli insegnanti, la Scuola
La Scuola è una terra di incontri e collisioni fra coloro che la vivono. Educatori ed educandi. Insegnanti ed allievi. Il diffuso nervosismo che si respira oggi non solo nella scuola ma anche in famiglia, corrisponde da una parte al diffuso nervosismo istituzionale, riflesso causato dalla difficoltà di trovare, ciascuno nel proprio agire e nel proprio sentire, un suo legittimo riconoscimento, un suo sentire profondo, confermato e accolto intimamente. Entro questa costellazione, la Presenza è un invito coraggioso ad una nuova ecologia delle relazioni. Facendo riferimento ai programmi educativi, la pratica della Presenza può divenire un’abilità da integrare nelle materie di studio. L’insegnante può aiutare i bambini e gli adolescenti a comprendere meglio l’importanza dell’essere presenti e diventa mentore attraverso la consapevolezza del corpo e delle emozioni. Occorre coltivare una nuova sensibilità, essere fedeli alle immagini che ci arrivano- come suggerisce James Hillman – immagini interiori e quelle dell’altro, della realtà in cui siamo calati.
Che cosa si desidera comunicare attraverso questa Rassegna
Questa Rassegna è un contributo alla Pedagogia Immaginale: le sue metodologie ci consentono di allenarci alla consapevolezza nutrendo la nostra anima a generare azioni e gesti, ricchi di rispetto per noi stessi e per il mondo in cui viviamo.
Desiderio di
-
promuovere mappe emotive capaci di orientare la grammatica delle nuove generazioni in crescita
-
offrire un’educazione sempre più consapevole delle nostre percezioni, dei nostri atteggiamenti, dei gesti, delle emozioni e della nostra corporeità
-
rendere ciascuno di noi più sensibile a più contesti o situazioni relazionali ed emotive
Come si articola la Rassegna e a chi è rivolta
I partecipanti al Convegno saranno chiamati a confrontarsi con una produzione artistica ed esperienziale in cui il tema della Presenza è ricco e differenziato. Condivisione delle relazioni in plenaria, si alterneranno a pratiche di sperimentazione , orientate a nutrire l’Immaginazione sul tema della Presenza. Le pratiche laboratoriali sono chiamate “Radure”-È rivolta alla cittadinanza tutta ed in particolare a tutti coloro che a vario titolo, si occupano di educazione insegnanti, educatori, genitori. ? Facendo riferimento ai programmi educativi, la pratica della Presenza può divenire un’abilità da integrare nelle materie di studio. L’insegnante può aiutare i bambini a comprendere meglio l’importanza dell’essere presenti, può guidare i ragazzi ed i bambini a lavorare sulla consapevolezza del corpo e delle emozioni.
Quali sono i contributi teorici ed epistemologici guidano la Rassegna?
La Pedagogia Immaginale è l’orientamento di pratiche educative alla base di questa Rassegna. La Pedagogia Immaginale nasce dalla ricerca del Professor Paolo Mottana, professore ordinario di Filosofia dell’ Educazione presso l’Università di Scienze della Formazione -Milano Bicocca, che riconosce come suoi antecedenti significativi autori come Henry Corbin, Carl Gustav Jung, Gaston Bachelard, Gilbert Durand e James Hillman, che hanno in comune la valorizzazione dell’Immaginazione Creatrice come facoltà conoscitiva e la fiducia profonda nell’integrità di un cosmo, in cui è possibile scoprire e sviluppare un reticolo di corrispondenze vitali e simboliche in continuo divenire.
“Mi piace appoggiare la mano sul tronco di un albero davanti al quale passo,
non per assicurarmi dell’esistenza dell’albero -di cui non dubito- ma della mia”
christian bobin
MODALITA’ di ISCRIZIONE
-
n. max partecipanti: 80
-
Compilare il modulo di iscrizione in tutte le sue parti ed inviarlo assieme a copia del bonifico effettuato al c/c indicato, alle mail indicate della Segreteria Organizzativa.
- BONIFICO : IBAN: IT82R0310414002000000840047, intestato a Sara Costanzo
-
Quota di partecipazione: 95,00 euro*
*La quota di iscrizione comprende: la partecipazione al programma dei due giorni e alle radure esperienziali, più materiale didattico, i due pranzi a buffet del sabato e della domenica e i coffee break. E’ possibile anche partecipare ad un solo giorno della Rassegna, con una quota di 50,00 euro -
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
-
Mimma Landi cell.3311180591 duse913@gmail.com
-
Mariangela Mori cell.335224616 mariangelamori@libero.it
PER INFORMAZIONI
BROCHURE DIGITALE FARE ANIMA 2019:
FARE ANIMA2019_brochure digitale
Pagina FB: Fare Anima in Educazione
Pagina FB: Sara Costanzo
PATROCINIO COMUNE DI PISA
PATROCINIO COMUNE DI VICOPISANO
PATROCINIO AnimaMundi, Otranto
PATROCINIO A.PRO.CO. [ associazione professionale counsellor ]
PATROCINIO Iris IMAGINALE- Istituto Ricerche Immaginali e Simboliche